Martedì 8 dicembre 2009, ore 9:30 si parte, destinazione Bruxelles.
Gli europarlamentari dell’ Italia dei Valori insieme al gruppo ALDE(Alliance of Liberals and Democratics for Europe), gruppo di cui fanno parte in seno al Parlamento Europeo, hanno dato vita alla scuola europea di formazione politica. L’evento si è svolto dal 9 all’11 dicembre 2009 ed i ragazzi IDV di tutta Italia hanno così avuto la possibilità di toccare con mano l’atttività del Parlamento Europeo ed in particolare dei parlamentari IDV di riferimento. Il programma, intenso, ha abbracciato un pò tutte le tematiche dall’economia all’ambiente, dal lavoro alla libertà di espressione. Gli europarlamentari IDV Sonia Alfano, Luigi De Magistris, Gianni Vattimo, Pino Arlacchi, Giommaria Uggias, Niccolò Rinaldi hanno presieduto le varie tavole rotonde, parecchie e tutte di notevole interesse, molti gli ospiti dal vice presidente dell’ALDE Alexander Lambsdorff al vice presidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella, da Antonio Di Pietro a Giocchino Genchi e l’immancabile momento di commozione con Salvatore Borsellino. Il tutto, corredato dall’integrazione con la delegazione dei giovani rumeni liberali facente parte dell’ALDE, in un clima, si istituzionale, come il luogo doverosamente imponeva ma con la possibilità, sfruttata in lungo ed in largo da tutti, di intervenire ed interagire con i relatori. Sicuramente un momento di crescita. I 3 giorni sono passati spesso in modo giovale con le foto di routine e la visita della città di Bruxelles e Brugge(toccata e fuga) e l’assaggio delle specialità di zona, su tutte birra e cioccolato che ha cementificato il gruppo Sicilia. Nel programma è stato inserito nella giornata di giovedì 10 dicembre la visita a Marcinelle il momento più toccante e la crescita più grande di tutta l’intera 3 giorni. – L’8 agosto 1956 un incendio scoppiato in uno dei pozzi della miniera di carbon fossile, causò la morte di 262 persone di dodici diverse nazionalità, soprattutto italiane 136, poi belghe, 95; fu una tragedia agghiacciante, i minatori rimasero senza via di scampo, soffocati dalle esalazioni di gas. Le operazioni di salvataggio furono disperate fino al 23 agosto quando uno dei soccorritori pronunciò in italiano: “Tutti cadaveri!” – Visitando quel posto, diventato museo della memoria – “Le Bois du Cazier” – , le stanze, lasciate appositamente così fin con le tute appese, in un misto di carbone e sudore dan sapore all’aria, un sapore amaro mescio a dolore. Le foto di tutte quelle persone, soffermarsi su alcuni, padri, zii, nipoti, fratelli di famiglie intaccate, stravolte, distrutte: 4 fratelli, il più piccolo dei quali nemmeno ventenne, che facevano il turno insieme per poi avere la possibilità di godersi l’uno dell’altro insieme alle proprie mogli, ai propri figli, alla propria famiglia. Un’esperienza da tutti(giovani ed eurodeputati) valutata entusiasticamente e che sicuramente verrà riproposta.
Matteo Resta
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